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17 febbraio 2020

Lo screening del carcinoma cervicale di routine è efficace nel prevenire i tumori cervicali localizzati e non localizzati

1205_Screening cervicale

Il carcinoma cervicale può essere prevenuto con la diagnosi precoce e il trattamento di lesioni precancerose causate principalmente dall’infezione con ceppi di papillomavirus umano (hrHPV) ad alto rischio. Le attuali linee guida per lo screening negli Stati Uniti si concentrano sullo screening citologico con il test di Papanicolaou (Pap), con co-testing hrHPV come opzione per le donne dai 30 ai 65 anni che consente intervalli di screening più lunghi. Nella pratica, si conosce poco sulla durata della protezione garantita da uno screening risultato negativo. Gli Autori di questo lavoro hanno voluto approfondire questo specifico tema nel Nord America. A tale scopo hanno condotto uno studio caso-controllo utilizzando i dati dei registri basati sulla popolazione del New Mexico. I casi erano costituiti da donne con diagnosi di carcinoma della cervice, tratti dal Registro dei Tumori, nell’arco degli anni 2006-2016. Sono stati abbinati, per sesso, età e luogo di residenza, cinque controlli per caso presi dal registro Pap HPV del New Mexico. Date e risultati di tutti i test diagnostici e di screening cervicale dal 2006 sono stati identificati dal registro pap. E’ stato stimato il rapporto di rischio del carcinoma cervicale non localizzato (Stadio II+) e localizzato (Stadio I) associato alla partecipazione allo screening nei 3 anni prima della diagnosi del caso rispetto alle donne non sottoposte a screening in 5 anni. I ricercatori hanno potuto rilevare che le donne sottoposte a screening nei 3 anni precedenti la diagnosi avevano un rischio inferiore dell’83% di carcinoma non localizzato e 48% in meno di probabilità di cancro localizzato, rispetto alle donne che non avevano uno screening negativo nei 5 anni precedenti la diagnosi. Le donne sono rimaste a basso rischio di cancro non localizzato per 3,5-5 anni dopo uno screening negativo rispetto alle donne senza uno screening negativo nei 5 anni prima della diagnosi. Questo studio dimostra che lo screening cervicale di routine è efficace nel prevenire i tumori cervicali localizzati e non localizzati; lo screening a 3 anni previene l’83% dei tumori non localizzati, ed uno screening più frequente non comporta ulteriori benefici. Pertanto, gli Autori concludono che l’aumento della copertura dello screening rimane essenziale per ridurre ulteriormente l’incidenza del cancro cervicale.

Impact of Screening on Cervical Cancer Incidence: A Population-Based Case-Control Study in the United States

Rebecca Landy, Peter D Sasieni, Christopher Mathews et al.

Int J Cancer 2019 Dec 13 [Online ahead of print]

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31837006-impact-of-screening-on-cervical-cancer-incidence-a-population-based-case-control-study-in-the-united-states/

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