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19 febbraio 2020

Relazione dell’ipotiroidismo subclinico e della malattia cardiovascolare con la mortalità

1207_Ipotiroidismo subclinico e mortalità

L’ipotiroidismo subclinico, o livelli elevati di tireotropina (TSH) con livelli normali di tiroxina libera (FT4), costituisce un riscontro comune nella popolazione adulta e si aggira intorno al 10%. Sono state segnalate anomalie cardiovascolari come disfunzione ventricolare sinistra e alterazione del tono vascolare non solo tra le persone con ipotiroidismo manifesto ma anche tra quelle con ipotiroidismo subclinico. Livelli plasmatici non adeguati dell’ormone tiroideo producono una compromissione della funzionalità cardiaca e possono provocare bradicardia, disfunzione endoteliale, aumento dello spessore intimo-media, disfunzione diastolica, aumento della resistenza vascolare e versamento pericardico. Altri studi epidemiologici hanno anche trovato un’associazione tra ipotiroidismo subclinico o concentrazioni di TSH nella parte superiore dell’intervallo normale e dislipidemia, aumento della resistenza all’insulina e ipertensione arteriosa, componenti della sindrome metabolica. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato una associazione con un aumento del rischio di malattia cardiovascolare (CVD) e mortalità. Tuttavia, la dimensione con cui la CVD media l’associazione tra gli elevati livelli di tireotropina sierica (TSH) e mortalità non è stata ancora ben stabilita o sufficientemente quantificata. I ricercatori della University of California, Los Angeles, allo scopo di chiarire in che misura l’ipotiroidismo subclinico, l’elevato TSH sierico e i normali valori di tiroxina sierica libera o le concentrazioni di TSH nell’intervallo superiore della norma sono associate alla mortalità legata alla CVD negli adulti statunitensi, hanno studiato una coorte basata su campioni rappresentativi di adulti statunitensi iscritti al National Health and Nutrition Examination Survey dal 2001 al 2002, dal 2007 al 2008, dal 2009 al 2010, dal 2011 al 2012 e i loro dati sulla mortalità fino al 2015.
Sono stati arruolati 9.020 partecipanti, 4658 (51,6%) erano uomini; l’età media (DS) era di 49,4 (17,8) anni. Durante il follow-up i risultati dei test sierici della funzionalità tiroidea coerenti con ipotiroidismo subclinico e concentrazioni di TSH nel range alto della normalità sono stati entrambi associati ad un aumento della mortalità per tutte le cause rispetto al gruppo con TSH medio normale. La malattia cardiovascolare ha mediato, rispettivamente, il 14,3% e il 5,9% delle associazioni di ipotiroidismo subclinico e TSH nel range alto della normalità, con la mortalità per tutte le cause. A conclusione dello studio gli Autori hanno potuto affermare che la CVD ha mediato le associazioni di ipotiroidismo subclinico e concentrazioni di TSH nel range alto della mortalità con la mortalità per tutte le cause nella popolazione generale degli Stati Uniti. Sono, pertanto, necessari ulteriori studi per esaminare i benefici clinici della terapia ormonale sostitutiva tiroidea mirata a una concentrazione di TSH medio-normale o a uno screening attivo della CVD per le persone con elevate concentrazioni di TSH.

Association of Subclinical Hypothyroidism and Cardiovascular Disease With Mortality

Kosuke Inoue, Beate Ritz, MD, Gregory A. Brent, et al

JAMA Netw Open. 2020;3(2) February 7, 2020

https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2760440?guestAccessKey=d990f30a-a421-4f6b-abb5-943cd3409d44&utm_content=weekly_highlights&utm_term=021520&utm_source=silverchair&utm_campaign=jama_network&cmp=1&utm_medium=email

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