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4 novembre 2015

Il Governo rivaluta le caratteristiche di prescrizione di oltre 208 prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale con il nuovo Decreto

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E’ sempre viva l’attenzione sul Decreto redatto dal Governo, ed in via di analisi, dove è previsto che intervenga su differenti campi del Sistema Sanitario Nazionale (SNN) fra cui: odontoiatria, radiologia diagnostica, prestazioni di laboratorio, dermatologia allergologica, medicina nucleare. Come noto, all’interno del documento in via d’approvazione è riportato un elenco di 208 prestazioni generalmente erogate dal SSN e che presto dovranno soddisfare i requisiti di erogabilità o appropriatezza prescrittiva riportati. I nuovi requisiti per la prescrizione degli esami stabiliscono chiare restrizioni di non concomitanza fra differenti condizioni, di tempistica fra un esame e la sua eventuale reiterazione, di quando un esame sia a carico del SSN e di quando no. Prendendo come esempio la risonanza muscolo scheletrica (mano, braccio, gomito, spalla, ginocchio), questa diventa a carico del SSN nel caso di patologia traumatica acuta, in caso di fase post chirurgica e di sospetta infiammazione; non è ripetibile prima di almeno 3 mesi. Un altro comune esame “ritoccato” è quello per il colesterolo o quello per i trigliceridi, eseguito come screening in tutti i soggetti con più di 40 anni e nei soggetti con fattori di rischio cardiovascolare o familiarità per dislipidemia o eventi cardiovascolari precoci. L’esame non è ripetibile prima di 5 anni a meno che non vengano effettuate modifiche nello stile di vita, interventi terapeutici o i valori siano elevati. Stanno venendo rivalutate tra le altre cose anche le prestazioni odontoiatriche; sembra comunque nell’interesse comune mantenere tutelate le persone vulnerabili a livello sanitario o sociale ed i minori di 14 anni. Intanto il Primo Ministro, Matteo Renzi, ha convocato le Regioni per oggi, dopo le ultime dichiarazioni del presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, dimissionario, che ha dichiarato: “Per la sanità serve un altro miliardo. Altrimenti non avremo risorse per Lea, farmaci innovativi e contratto”.

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