E’ sotto continuo monitoraggio, ormai da sedici mesi, la prima epidemia del patogeno Candida Auris (CA), scoperta per la prima volta all’interno di un ospedale Europeo. La CA, agente patogeno fungino con una elevata resistenza multifarmaco, aveva iniziato a diffondersi nel periodo compreso fra Aprile 2015 e Luglio 2016 all’interno del centro di chirurgia cardio-toracica del londinese Royal Brompton Hospital infettando 50 persone. Ora è stato reso pubblico il primo rapporto sull’identificazione, analisi ed implementazione di adeguate misure per la gestione della CA. Nel rapporto viene descritto come l’infezione ha avuto inizio e come è stata affrontata nei mesi successivi alla sua identificazione, partendo dall’episodio del primo paziente individuato durante l’Aprile del 2015 tra i numerosi pazienti ricoverati nel reparto di terapia intensiva; le misure di prevenzione e per il controllo delle infezioni applicate sia nei confronti dei pazienti che degli operatori sanitari coinvolti; le caratteristiche e le tipologie dei ceppi epidemici; l’impatto a livello clinico che la CA ha comportato. Il rapporto si conclude evidenziando come al momento si conosca veramente poco dei meccanismi di resistenza ai farmaci o ai disinfettanti antifunginici e quanto sia importante, per queste ragioni, mantenere un’elevata vigilanza all’interno dei reparti ospedalieri esposti alla CA, in particolare in quelli di terapia intensiva. Sarà inoltre strategicamente rilevante istituire delle rigorose linee guida per il controllo dell’infezione e per la protezione da tutti i casi identificati come positivi alla CA ed effettuare una periodica disinfezione dell’ambiente di lavoro e della strumentazione con agenti clorurati ad elevata resistenza e con vaporizzazione del perossido d’idrogeno.
29 novembre 2016
Pubblicato il rapporto sulla prima epidemia europea da Candida Auris
First hospital outbreak of the globally emerging Candida auris in a European hospital
S. Schelenz, F. Hagen, J.L. Rhodes et al.
Antimicrobial Resitance and Infection Control, Oct 2016
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5069812/pdf/13756_2016_Article_132.pdf