La US Preventive Services Task Force raccomanda lo screening per l’infezione da HCV negli adulti di età compresa tra 18 e 79 anni

Il virus dell’epatite C (HCV) è un virus sferico, ad RNA, epatotropo e costituisce il più comune agente patogeno trasmesso attraverso il sangue negli Stati Uniti e tra le principali cause di complicanze da epatopatia cronica. L’HCV è associato a un numero superiore di decessi rispetto alla somma dei decessi delle altre 60 principali malattie infettive soggette a segnalazione, incluso l’HIV. Il fattore di rischio più importante per l’infezione da HCV è l’uso di droghe per uso endovenoso sia passate che attuali. Negli Stati Uniti, circa 4,1 milioni di persone hanno un’infezione da HCV passata o attuale (cioè, risultano positivi all’anticorpo anti-HCV). Di queste persone che risultano positive all’anticorpo anti-HCV, circa 2,4 milioni hanno infezioni in corso sulla base dei saggi molecolari per l’HCV RNA. La prevalenza stimata dell’infezione cronica da HCV è di circa l’1,0% (2013-2016). Si stima che 44.700 nuove infezioni da HCV si siano verificate negli Stati Uniti nel 2017. I casi di infezione acuta da HCV sono aumentati di circa 3,8 volte nell’ultimo decennio a causa dell’aumento del consumo di droghe per uso endovenoso e del miglioramento della sorveglianza. L’obiettivo di questo articolo è quello di aggiornare la precedente raccomandazione del 2013, la US Preventive Services Task Force (USPSTF) ha commissionato una revisione sulle prove di efficacia dello screening per l’infezione da HCV negli adolescenti e negli adulti. La raccomandazione contenuta in questo articolo si applica a tutti gli adulti asintomatici di età compresa tra 18 e 79 anni senza malattia epatica nota. La valutazione della USPSTF conclude con moderata certezza che lo screening per l’infezione da HCV negli adulti di età compresa tra 18 e 79 anni ha un sostanziale beneficio netto. Pertanto la USPSTF raccomanda lo screening per l’infezione da HCV negli adulti di età compresa tra 18 e 79 anni. (Raccomandazione B)