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19 gennaio 2018

La caffeina ed i suoi metaboliti potenziali biomarcatori per la diagnosi precoce della malattia di Parkinson (PD)

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Un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Neurology riporta all’attenzione della comunità scientifica il possibile ruolo protettivo che la caffeina potrebbe avere nei confronti della malattia di Parkinson (PD). Già precedentemente altri lavori epidemiologici e sperimentali avevano dimostrato un effetto neuroprotettivo della caffeina nei confronti della PD. Il gruppo di ricerca, di cui Dr. Saiki è il referente per la corrispondenza, appartiene al Department of Neurology, Juntendo University School of Medicine, Tokyo, Japan ha indagato la cinetica e il metabolismo della caffeina, dosando la caffeina ed i suoi 11 metaboliti nel siero di 108 pazienti con malattia di Parkinson (PD) e un gruppo di 31 controlli sani di pari età utilizzando la cromatografia liquida-spettrometria di massa. Le mutazioni nei geni associati alla caffeina sono state controllate mediante sequenziamento diretto. Sono stati così in grado di dimostrare che i livelli sierici di caffeina e di 9 dei suoi metaboliti erano significativamente diminuiti anche nei pazienti con PD in fase iniziale, in misura non correlata all’assunzione totale di caffeina o alla gravità della malattia. Nessuna variazione genetica significativa nel CYP1A2 o CYP2E1, che codificano principalmente gli enzimi del citocromo P450 coinvolto nel metabolismo della caffeina, sono stati rilevati rispetto ai controlli. Parallelamente, le concentrazioni di caffeina in pazienti con PD con complicanze motorie erano significativamente ridotte rispetto a quelle dei pazienti senza complicazioni motorie. Non sono state rilevate associazioni tra la gravità della malattia e varianti del singolo nucleotide del gene ADORA2A che codifica per il recettore dell’adenosina 2A, il che implica una dissociazione delle variazioni di sensibilità del recettore e del fenotipo. Pertanto gli Autori hanno potuto concludere che i livelli assoluti più bassi dei metaboliti della caffeina e della caffeina possono costituire degli interessanti biomarcatori per la diagnosi precoce della PD con una sensibilità del 77% e una specificità del 74%.

Serum caffeine and metabolites are reliable biomarkers of early Parkinson disease

Motoki Fujimaki, Shinji Saiki, Yuanzhe Li, Naoko Kaga et al

Neurology January 3, 2018

http://n.neurology.org/content/neurology/early/2018/01/03/WNL.0000000000004888.full.pdf

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