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17 aprile 2020

Stabilità del SARS-CoV-2 e del SARS-CoV-1 negli aerosol e su varie superfici.

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Il tema della contaminazione degli ambienti è di sicuro interesse per tutti e, sicuramente ed ancor di più, per coloro che operano in un setting sanitario quale può essere la struttura di un Laboratorio in tutte le sue articolazioni. Gli Autori di questa comunicazione hanno valutato la stabilità del SARS-CoV-2 e del SARS-CoV-1 negli aerosol e su varie superfici e hanno stimato le loro percentuali di decadimento del titolo infettivo. I dati sono stati ottenuti in 10 condizioni sperimentali che coinvolgono i due virus (SARS-CoV-2 e SARS-CoV-1) in cinque condizioni ambientali (aerosol, plastica, acciaio inossidabile, rame e cartone). Tutte le determinazioni sperimentali sono riportate come media su tre replicati. Il SARS-CoV-2 è rimasto vitale negli aerosol per tutta la durata dell’esperimento (3 ore), con una riduzione del titolo infettivo. Questa riduzione era simile a quella osservata con SARS-CoV-1.
SARS-CoV-2 era più stabile su plastica e acciaio inossidabile rispetto a rame e cartone e il virus vitale è stato rilevato fino a 72 ore dopo averlo disposto su queste superfici, sebbene il titolo del virus fosse notevolmente ridotto dopo 72 ore su plastica e su acciaio inossidabile. La cinetica di stabilità del SARS-CoV-1 era simile dopo 72 ore su plastica e su acciaio inossidabile. Su rame, il SARS-CoV-2 non vitale, è stato rilevato dopo 4 ore ed il SARS-CoV-1 non vitale dopo 8 ore. Su cartone, il SARS-CoV-2 non vitale è stato rilevato dopo 24 ore ed il SARS-CoV-1 non vitale è stato rilevato dopo 8 ore. Entrambi i virus hanno avuto un decadimento esponenziale del titolo del virus in tutte le condizioni sperimentali. Le differenze stimate nelle emivite dei due virus erano piccole tranne quelle su cartone.
Gli Autori hanno scoperto che, nelle circostanze sperimentali testate, la stabilità di SARS-CoV-2 era simile a quella di SARS-CoV-1. Ciò indica che le differenze nelle caratteristiche epidemiologiche di questi virus probabilmente derivano da altri fattori, tra cui elevate cariche virali nelle vie respiratorie superiori e la potenzialità per le persone infette da SARS-CoV-2 di mettere in circolazione e trasmettere il virus mentre sono asintomatici. Questi risultati indicano che la trasmissione per aerosol e materiale contaminato dal SARS-CoV-2 è plausibile, poiché il virus può rimanere vitale e infettivo negli aerosol per ore e su superfici fino a giorni. Questi risultati fanno eco a quelli con SARS-CoV-1, in cui queste forme di trasmissione erano associate a eventi nosocomiali di diffusione e super-diffusione e forniscono informazioni per gli sforzi di mitigazione della pandemia.

Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1

Neeltje van Doremalen, Dylan H. Morris, Myndi G. Holbrook et al.

N Engl J Med April 16, 2020 VOL. 382 NO. 16

https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2004973?query=TOC