Il tumore di Wilms è il tipo più comune di carcinoma renale infantile. Quasi il 90 percento dei pazienti con questo tumore può ora essere curato con una combinazione di chirurgia, chemioterapia e radioterapia, ma le malattie aggressive o ricorrenti sono molto più difficili da trattare. Per migliorare la stratificazione del rischio e identificare nuovi target terapeutici per i pazienti con tumore di Wilms, gli Autori di questo lavoro, del Memorial Sloan Kettering (MSK) Cancer Center Kids, hanno usato la proteomica di spettrometria di massa ad alta risoluzione (high-resolution mass spectrometry proteomics) per identificare i marcatori tumorali presenti nelle urine associati alla recidiva del tumore di Wilms. I ricercatori hanno determinato i proteomi delle urine al momento della diagnosi di 49 pazienti con tumore di Wilms, tumori renali non di Wilms e controlli corrispondenti all’età, arrivando alla quantificazione di 6.520 proteine delle urine. L’analisi ha rivelato specifici marcatori presenti nelle urine dei tumori rabdoidi renali, dei sarcomi renali a cellule chiare, dei carcinomi a cellule renali e quelli rilevati nei pazienti con tumore di Wilms guarito ed in quelli in cui è recidivato. In particolare, la proibitina presente nelle urine era significativamente elevata alla diagnosi nei pazienti con recidiva rispetto a quella presente nei pazienti con tumore di Wilms guarito. In una coorte di validazione di 139 pazienti, un dosaggio specifico ELISA per la proibitina nelle urine ha dimostrato che le concentrazioni di proibitina superiori a 998 ng / mL presenti al momento della diagnosi erano significativamente associate alla recidiva del tumore di Wilms. L’analisi immunoistochimica ha dimostrato che la proibitina era altamente espressa nei campioni di tumore di Wilms primari e associata allo stadio della malattia. Usando esperimenti genetici funzionali, gli Autori hanno scoperto che la proibitina era necessaria per la crescita e la sopravvivenza delle cellule tumorali di Wilms. La sovraespressione della proibitina è stata sufficiente per bloccare l’apoptosi mitocondriale intrinseca e per causare resistenza a diversi farmaci chemioterapici, almeno in parte disregolando i fattori che controllano il rilascio del citocromo apoptotico c dalle creste mitocondriali. Pertanto, la proibitina presente nelle urine può migliorare la stratificazione della terapia, il monitoraggio non invasivo della risposta al trattamento e il rilevamento precoce della malattia.
19 agosto 2019
La determinazione della proteina proibitina nelle urine potrebbe aiutare i medici a identificare i bambini a rischio di recidiva del tumore di Wilms
Prohibitin is a prognostic marker and therapeutic target to block chemotherapy resistance in Wilms’ tumor
Michael V. Ortiz, Saima Ahmed, Melissa Burns, et al.
JCI Insight 2019; 4(15)
https://insight.jci.org/articles/view/127098