Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

7 settembre 2018

Un semplice campione di saliva potrebbe sostituire il campione ematico nel follow up del diabete mellito

849_Saliva

Alcuni ricercatori dell’Università degli Sudi di Atene hanno pubblicato quest’anno un interessante articolo che non può passare inosservato. Utilizzando un approccio proteomico e bioinformatico, hanno messo in evidenza le potenzialità diagnostiche utilizzando campioni di saliva nel diabete mellito, aprendo anche la strada alla possibilità del trattamento preventivo della malattia. Infatti, le modificazioni patologiche riscontrate nei campioni di saliva erano presenti molto prima della comparsa dei sintomi clinici. Gli Autori sono pertanto convinti che questo potrebbe portare a una migliore previsione e prevenzione delle complicanze a lungo termine della malattia.
L’analisi della saliva viene sempre più utilizzata come strumento clinico in odontoiatria, medicina interna, endocrinologia, pediatria, immunologia e psicologia. Infatti, già permette la valutazione affidabile di un numero clinicamente rilevante di farmaci, ormoni e anticorpi. La saliva costituisce un’alternativa interessante rispetto al campione ematico, soprattutto nei bambini e negli anziani, dove la raccolta dei campioni di sangue spesso riduce la compliance per il follow-up. Inoltre, l’impiego della saliva nella diagnostica può costituire uno strumento efficace in termini di costi nel monitoraggio delle condizioni di salute e delle malattie del cavo orale e sistemiche in popolazioni numerose, soprattutto quando è necessario un campionamento ripetuto. La valutazione del diabete mellito si basa attualmente sulla determinazione dei livelli di glucosio nel sangue, ma questo studio prospetta la possibilità che un semplice campione di saliva potrebbe sostituirlo. In particolare, in questo studio, i ricercatori sono partiti dalla considerazione che la composizione del proteoma salivare è influenzata dalle condizioni patologiche. Hanno pertanto analizzato mediante spettrometria di massa ad alta risoluzione i campioni di saliva raccolti da bambini e adolescenti con diabete mellito di tipo 1 e da controlli sani. Una lista di oltre 2000 identificazioni proteiche ad alta confidenza costituisce una caratterizzazione completa del proteoma salivare. Hanno potuto così rilevare che i pazienti con una buona regolazione glicemica e gli controlli sani hanno profili proteomici comparabili. Al contrario, è stato identificato nella saliva di pazienti con scarsa regolazione glicemica un numero significativo di proteine espresse in maniera differente rispetto a pazienti con un buon controllo glicemico ed ai controlli sani. Queste proteine sono coinvolte in processi biologici rilevanti per la patologia diabetica come il danno endoteliale e l’infiammazione. Inoltre, gli Autori hanno identificato un approccio terapeutico preventivo basato sull’analisi bioinformatica delle proteine salivari deregolate. Pertanto, attraverso una completa caratterizzazione delle proteine della saliva nei pazienti pediatrici diabetici è possibile stabilire una connessione tra i cambiamenti molecolari e la patologia della malattia.

Saliva Proteomics Analysis Offers Insights on Type 1 Diabetes Pathology in a Pediatric Population

Eftychia Pappa, Heleni Vastardis, George Mermelekas, et al.

Front. Physiol., 26 April 2018

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fphys.2018.00444/full

Articoli correlati