Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

28 gennaio 2016

I laboratori americani affrontano la sfida del saggio della marijuana

194_Marijuana

Negli USA la legalizzazione della marijuana in 23 Stati e nel distretto della Colombia ha recentemente richiesto lo sviluppo di saggi in grado di determinare quando gli individui ne abbiano fatto uso e se i quantitativi fossero sufficienti da provocare invalidità. La mancanza di una relazione fra la concentrazione del metabolita carbossi tetraidrocannabinolo (THC) e l’eventuale invalidità dell’individuo ha reso inutile il tradizionale saggio degli stupefacenti nelle urine per tale scopo; nelle urine il THC si trova in forma inattiva e per determinare il suo effetto sull’organismo è necessario determinare la forma attiva. Neanche i saggi ematici possono essere d’aiuto in questo versante a causa della rapida diminuzione di concentrazione di THC nel sangue già dopo 1 o 2 ore dall’uso; possono passare infatti dalle 1,5 alle 4 ore prima che si prelevino dei campioni di sangue dagli individui in stato di fermo. L’interesse si sta spostando quindi sugli strumenti di determinazione orale, rapidi e facili da utilizzare anche per un agente di polizia sulla scena di un incidente stradale. Anche in questo caso tuttavia sorge un problema. I cannabinoidi sono lipofili e tendono quindi ad accumularsi nel tessuto adiposo; studi recenti hanno dimostrato che i frequenti fruitori di marijuana possono accumulare quantitativi di THC che permangono anche 30 giorni dall’uso. Determinare un universale quantitativo limite di THC risulta quindi improbabile secondo alcuni ricercatori. A dispetto delle premesse, si attendono maggiori approfondimenti sul tema da parte degli esperti di laboratorio, soprattutto alla luce della continua evoluzione del sistema giuridico e della possibile legalizzazione dell’uso della marijuana in altri Stati, così da poter avere un chiaro punto di riferimento per la regolamentazione.

Laboratorians take on legal marijuana testing challenges

J. Kirkwood

Clinical Laboratory News, Jan 2016

www.aacc.org