Le informazioni contenute in questo sito sono destinate in via esclusiva agli operatori professionali della sanità in conformità all'art. 21 del D.Lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 s.m.i e alle Linee Guida del Ministero della Salute del 17 febbraio 2010 e successivo aggiornamento del 18 marzo 2013. AccettoMaggiori informazioni

28 ottobre 2015

Quantificazione relativa dei glicani nel plasma di pazienti affetti da carcinoma ovarico tramite la tecnica INLIGHT

133_CancinomaOvarico

Il carcinoma ovarico (OVC) è una patologia con elevata mortalità, principalmente a causa della difficile identificazione durante le iniziali fasi di sviluppo (80% delle diagnosi avvengono in una fase avanzata ed il 70% portano al decesso). Per invertire questo trend negativo è quindi essenziale, secondo molti scienziati, identificare un biomarcatore adatto a tutta la popolazione. Nota l’associazione fra la metastasi del OVC e gli errori nella glicosilazione, David Muddiman, insieme ad altri ricercatori della North Carolina State University, ha di recente valutato l’esistenza di alterazioni misurabili fra i glicani normali e quelli associati al tumore maligno, così da identificare potenziali biomarcatori. Gli N-glicani isolati dal plasma di pazienti sono stati sottoposti ad un’analisi spettroscopica tramite spettroscopia di massa (MS) e classificati con delle tag idrofobiche specificamente sviluppate per potenziare la sensibilità del test. La valutazione tramite modelli statistici dei risultati dell’esame di MS ha individuato oltre 6 N-glicani con differente composizione chimica ed in quantità sufficientemente significativa (p < 0,05) da poterli considerare validi biomarcatori. Sorprendentemente è stato anche appurato che i livelli dei biomarcatori associati al OVC non diminuiscono o aumentano semplicemente durante il decorso della patologia, ma variano a seconda dello stadio di sviluppo. Una tale scoperta porta quindi ad una rivalutazione delle conoscenze acquisite fino ad ora su tale patologia e sull’approccio da utilizzare, sia da un punto di vista diagnostico che terapeutico. La tecnica INLIGHT (Individuality Normalization when Labeling with Glycan Hydrasize Tags) usata dai ricercatori ha dimostrato inoltre la capacità d’individuare e studiare dettagliatamente molecole difficili da identificare rivelando così nuovi biomarcatori per lo OVC.

Relative quantification and higher-order modeling of the plasma glycan cancer burden ratio in ovarian cancer case-control samples

E.S. Hecht, E.H. Scholl, S.H. Walker, A.D. Taylor, W.A. Cliby, A.A. Motsinger-Reif, D.C. Muddiman

Journal of proteome research, Sept 2015, 14, 10, 4394-4401

www.pubs.acs.org