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30 luglio 2015

Nuove metodologie non invasive per lo studio della fibrosi epatica

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Negli ultimi decenni la ricerca ha valutato metodologie analitiche possibilmente sempre meno invasive. A tal proposito, la dr.ssa Pecoraro ed i colleghi riportano in un loro articolo i risultati di una ricerca volta allo studio non invasivo della fibrosi epatica, comunemente diagnosticata con una biopsia del fegato. Lo studio era basato sul confronto fra i parametri biochimici di pazienti epatopatici, già sottoposti ad una biopsia, con quelli di volontari appartenenti  sani. Sono stati determinati i seguenti parametri: collageno IV (CIV), coliglicina (CG), acido ialuronico (HA), laminina (LN) ed il peptide procollageno aminoterminale  tipe III  (PIIIP). Lo studio è stato in grado di individuare una significativa variazione nelle concentrazioni di alcuni marcatori biologici come il collagene IV e la coliglicina. E’ quindi possibile identificare i pazienti con fibrosi severa o cirrosi attraverso la valutazione di marcatori sierici; tuttavia la stessa metodologia non è ugualmente applicabile nei primi stadi della fibrosi. L’uso di piattaforme automatizzate potrebbero inoltre aiutare ad evitare i dubbi dovuti alla mancanza di metodi analitici standardizzati durante la valutazione dei risultati.

Confronto fra marcatorisierici di fibrosi e biopsia epatica

V. Pecoraro, R.M. Russo, G. Perricone, S. Brenna, S. Granata

Biochimica Clinica, 2015, 39, 3, 188-193

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