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19 aprile 2019

Linee guida per lo screening ed il monitoraggio delle donne in gravidanza con un’infezione da HIV

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La British HIV Association ha pubblicato recentemente le “…. guidelines for the management of HIV in pregnancy and postpartum 2018”. I contenuti di queste raccomandazioni sono stati articolati in paragrafi ed al paragrafo 5.2 vengono definite le raccomandazioni per il monitoraggio in laboratorio delle donne in gravidanza con un’infezione da HIV. Queste in sintesi, alcuni dei contenuti del documento che prende in esame tutti gli aspetti connessi a questa condizione: la prevalenza nel Regno Unito ed l’epidemiologia dell’HIV in gravidanza, screening prenatale e rischio di trasmissione; l’infezione da HIV nei bambini; reporting e follow-up a lungo termine; studio nazionale dell’HIV in gravidanza e nell’infanzia (NSHPC); la presa in carico dal punto di vista psicosociale delle donne che vivono con l’HIV durante e dopo la gravidanza; i problemi psicosociali relativi all’HIV e alla gravidanza; quando iniziare e cosa utilizzare se la donna non è ancora in terapia antiretrovirale combinata (cART); le prove di teratogenicità, outcome dei neonati e ART. Per quanto riguarda il monitoraggio in laboratorio, il documento precisa che le donne in gravidanza, con nuova diagnosi di HIV, non richiedono ulteriori indagini di base, diverse da quelle normalmente prescritte, rispetto alle donne non gravide affette da HIV. I test di Resistenza Genotipica dell’HIV devono essere completati e i risultati disponibili prima dell’inizio del trattamento, ad eccezione delle donne che si sono presentate in ritardo (dopo la 28a settimana). Le donne dovrebbero essere incoraggiate a continuare la terapia antiretrovirale combinata (cART) dopo il parto ma, laddove hanno scelto di interrompere la cART, viene raccomandato un ulteriore test per la resistenza. Nelle donne che concepiscono mentre sono in cART si dovrebbe eseguire, come minimo, una conta delle cellule CD4 basale e una al parto. Nelle donne che iniziano la cART in gravidanza, deve essere eseguita una conta delle cellule CD4 di routine all’inizio della cART ed inoltre una conta delle CD4 al momento del parto anche se all’inizio la conta delle CD4 risultava superiore a 350 cellule/mm3. Nelle donne che iniziano la cART in gravidanza, deve essere determinata la carica virale dell’HIV 2-4 settimane dopo l’inizio della cART, almeno una volta ogni trimestre, alla 36a settimana e al momento del parto. Le donne che iniziano la cART in gravidanza, devono eseguire i test di funzionalità epatica (LFT) di routine all’inizio della cART e poi ogni volta che eseguono gli esami ematologici di routine.

British HIV Association guidelines for the management of HIV in pregnancy and postpartum 2018

Guideline writing group

First published: 14 March 2019

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/hiv.12720

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